il punto è proprio il "come" muoiono gli esseri viventi,e non tanto la morte in sè..che si sa..purtroppo tocca a tutti.
il come si muore fa una grandissima differenza,sia per gli umani sia,immagino, per gli animali.
ora,allo stato selvaggio esistono tra gli animali delle leggi anche crudeli regolate da un principio di necessità; gli animali uccidono per mangiare e sopravvivere loro stessi..e poichè nessuno di loro rispetto agli altri si trova in una posizione di superiorità di mezzi e inventiva come quella che ha l'uomo nei confronti delle altre creature, gli animali non si pongono nemmeno il problema del come uccidono la preda..scelgono semplicemente la via più sicura e più efficace. inoltre,anche ipotizzando per assurdo che volessero farsi di questi problemi,non avrebbero a disposizione altro che zampe e artigli..anzi,forse il loro modo di uccidere mordendo la gola è davvero il meno doloroso che possano adottare.
è ovvio che dall'uomo ci si aspetta di più,sia perchè è in una condizione di netta superiorità(nel senso che nessuno di noi rischia di farsi scappare la gazzella..se la vogliamo mangiare il suo destino è segnato),sia perchè ha un cuore,uno spirito,un'anima..chiamalo come vuoi ma in sostanza è il nostro straordinario cervello che ci rende consapevoli di ciò che facciamo e ci permette di elaborare concetti quali il rispetto,la solidarietà,la compassione,il dolore,l'amore.. è nostro dovere risparmiare la sofferenza al prossimo,anche agli animali.
dire che gli animali ci sono abituati non è una buona motivazione..in quanto questo non s'ignifica che non possano subire un trattamento migliore.sarebbe come dire che se in africa i bambini muoiono di aids,ci sono abituati perciò lasciamo le cose come stanno. mi scuso per l'esempio infelice,è ovvio che i bambini malati di aids sono una priorità.
secondo me però,per gli animali,tutte le aziende dovrebbero impegnarsi a farli morire nelle condizioni più serene e civili possibili.